Cantata dalle ragazze di “Non è la Rai” come breve brano corale nella prima edizione del programma (91/92). Doppiate.
Cantata nell’ambito della gara “Bionde contro more” da Novella e Giorgia Ghezzi per le bionde e da Virginia Wolf e Alessia Vallesi per le more nella prima edizione del programma (91/92). Doppiate.
Cantata da Sabrina Marinangeli a “Bulli e Pupe” (1992). La base musicale è la medesima della versione precedente, con minime differenze sul finale.
Cantata da Federica Addari nella quarta edizione del programma (94/95). Doppiata da Alessandra Puglisi. L’arrangiamento è completamente diverso rispetto alla versione precedente. È contenuta nell’album Non è la Rai Gran Finale.
La mia banda suona il rock
e tutto il resto all'occorrenza
sappiamo bene che da noi
fare tutto è un'esigenza
É un rock, bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera
E non svegliatevi, no
non ancora
e non fermateci, no, no
per favore no
La mia banda suona il rock
e cambia faccia all'occorrenza
da quando il trasformismo
è diventato un'esigenza
Ci vedrete in crinoline
come brutte ballerine
ci vedrete danzare
come giovani zanzare
Ci vedrete alla frontiera
con la macchina bloccata
ma lui ce l'avrà fatta
la musica è passata
É un rock, bambino
soltanto un po' latino
viaggia senza passaporto
e noi dietro col fiato corto
Lui ti penetra nei muri
ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti
che la tua anima non è morta
Non svegliatevi, no
non ancora
e non fermateci, no
per favore no
La mia banda suona il rock
ed è un'eterna partenza
viaggia bene ad onde media
modulazione di frequenza
É un rock, bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera
E non svegliatevi, no
non ancora
e non fermateci, no
per favore no
Na, na, na, na, na, na, na
na, na, na, na, na, na, na
per favore
per favore
per favore no
Versione corale
La mia mamma suona il rock
ed è un’eterna partenza
viaggia bene ad onde medie
modulazione di frequenza
É un rock, bambino
soltanto un po’ latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti
La mia mamma suona il rock
per chi l’ha visto e per chi non c’era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera
E non svegliateci
non ancora
e non fermateci, oh no
per favore, per favore no