Sono passati quasi 11 anni dalla fine di Non è la Rai. Cos’è successo in questo lungo periodo nella tua vita?
Sono successe tante cose! Tante cose belle e tante cose brutte sia a livello lavorativo sia a livello personale e di salute. Subito dopo Non è la Rai non mi sono persa d’animo e ho provato a continuare con lo spettacolo, ho fatto molti provini e alcune piccole partecipazioni in trasmissioni anche importanti. Non è stato facile come credevo: finita Non è la Rai pensi di trovare tutte le porte aperte e che tutto ti sia dovuto e invece no, ho sbattuto la testa contro tante porte chiuse. Il marchio di Non è la Rai è stato un marchio pesante! Non perché io lo sentissi tale, ma perché le persone intorno a me facevano l’equazione “ragazza di Non è la Rai = incapace e deficiente”. Nonostante ciò nel mio piccolo sono comunque riuscita a fare tante cose carine. Prima di tutto feci delle telepromozioni all’interno di “Edizione straordinaria”, un programma di Enrico Papi. Poi c’è stato “Facciamo cabaret” con la Ventura e Boldi, in cui venivo presa costantemente in giro dal Mago Forest. Poi cos’altro ho fatto…?
Sono successe tante cose! Tante cose belle e tante cose brutte sia a livello lavorativo sia a livello personale e di salute. Subito dopo Non è la Rai non mi sono persa d’animo e ho provato a continuare con lo spettacolo, ho fatto molti provini e alcune piccole partecipazioni in trasmissioni anche importanti. Non è stato facile come credevo: finita Non è la Rai pensi di trovare tutte le porte aperte e che tutto ti sia dovuto e invece no, ho sbattuto la testa contro tante porte chiuse. Il marchio di Non è la Rai è stato un marchio pesante! Non perché io lo sentissi tale, ma perché le persone intorno a me facevano l’equazione “ragazza di Non è la Rai = incapace e deficiente”. Nonostante ciò nel mio piccolo sono comunque riuscita a fare tante cose carine. Prima di tutto feci delle telepromozioni all’interno di “Edizione straordinaria”, un programma di Enrico Papi. Poi c’è stato “Facciamo cabaret” con la Ventura e Boldi, in cui venivo presa costantemente in giro dal Mago Forest. Poi cos’altro ho fatto…?
In un'intervista a Roxy Bar qualche anno fa dicesti che stavi frequentando un corso di teatro, però poi, fatta eccezione per una piccola parte in un film, non ti sei mai cimentata in nessun ruolo da attrice...
Vabbè, quel film non lo considero neanche, ho fatto un ruolo talmente piccolo! Anzi, quando qualche tempo fa l'ho visto in tv e mi ci sono vista neanche mi ricordavo di averne preso parte" (Ride) Girando quel film non posso dire di aver vissuto nessuna emozione se non quella di aver conosciuto tanti grandi attori. Per quanto riguarda la carriera di attrice, non l'ho mai intrapresa perché avevo paura che mi annoiasse. Sono una persona molto naturale, non so se riuscirei a vestire i panni di un'altra persona in teatro o al cinema. Poi in realtà non ci ho nemmeno mai provato, anche perché sono una persona onesta e molto umile e non mi sento un'attrice! Sì, ho studiato ma non credo che sarei all'altezza e non mi va di fare figuracce. Se tu mi proponi un programma televisivo in cui devo essere me stessa, in cui c'è posto per la mia spontaneità allora io accetto, ma le cose studiate a tavolino non le amo particolarmente... Le cose programmate, le cose finte, non le so fare.
Vabbè, quel film non lo considero neanche, ho fatto un ruolo talmente piccolo! Anzi, quando qualche tempo fa l'ho visto in tv e mi ci sono vista neanche mi ricordavo di averne preso parte" (Ride) Girando quel film non posso dire di aver vissuto nessuna emozione se non quella di aver conosciuto tanti grandi attori. Per quanto riguarda la carriera di attrice, non l'ho mai intrapresa perché avevo paura che mi annoiasse. Sono una persona molto naturale, non so se riuscirei a vestire i panni di un'altra persona in teatro o al cinema. Poi in realtà non ci ho nemmeno mai provato, anche perché sono una persona onesta e molto umile e non mi sento un'attrice! Sì, ho studiato ma non credo che sarei all'altezza e non mi va di fare figuracce. Se tu mi proponi un programma televisivo in cui devo essere me stessa, in cui c'è posto per la mia spontaneità allora io accetto, ma le cose studiate a tavolino non le amo particolarmente... Le cose programmate, le cose finte, non le so fare.
C'è possibilità che torni a fare spettacolo?
Non lo so, per il momento credo proprio di no. Perché sto facendo la mamma e la mia vita è fatta di altro. Ogni tanto ci penso, e mi chiedo "Perché no?". Eppure non mi manca niente, in TV vedo tanta gente inutile. Non mi ritengo superiore a loro ma mi chiedo: "Perché loro sì e io no?". Ma poi alla fine sono anche io che non vado ai provini, sono io che non chiamo, sono io che mi sono un po' chiusa. Non lo so perché. So solo che adesso voglio stare dietro a mio figlio, al mio compagno e a tutto quello che ho creato in questi anni.
Non lo so, per il momento credo proprio di no. Perché sto facendo la mamma e la mia vita è fatta di altro. Ogni tanto ci penso, e mi chiedo "Perché no?". Eppure non mi manca niente, in TV vedo tanta gente inutile. Non mi ritengo superiore a loro ma mi chiedo: "Perché loro sì e io no?". Ma poi alla fine sono anche io che non vado ai provini, sono io che non chiamo, sono io che mi sono un po' chiusa. Non lo so perché. So solo che adesso voglio stare dietro a mio figlio, al mio compagno e a tutto quello che ho creato in questi anni.
Se dovessi tornare, cosa ti piacerebbe fare?
Mi piacerebbe fare "L'isola dei famosi". Non so perché ma mi affascina molto l'idea di vivere per un po' in un mondo a parte. Ma ovviamente non mi è stato mai proposto perché come vi dicevo prima io sono fuori dal giro e non chiamo, non mi muovo, non faccio niente.
Mi piacerebbe fare "L'isola dei famosi". Non so perché ma mi affascina molto l'idea di vivere per un po' in un mondo a parte. Ma ovviamente non mi è stato mai proposto perché come vi dicevo prima io sono fuori dal giro e non chiamo, non mi muovo, non faccio niente.
Ci hai bruciato la domanda successiva che sarebbe stata: "Cosa ne pensi dei reality show e ne accetteresti mai uno?
Guarda, i reality degli ultimi anni li trovo un po' costruiti in verità e quindi non mi piacciono molto. L'unico autentico secondo me è stato il grande fratello del primo anno, perché lì i concorrenti non sapevano a cosa andavano incontro.
Guarda, i reality degli ultimi anni li trovo un po' costruiti in verità e quindi non mi piacciono molto. L'unico autentico secondo me è stato il grande fratello del primo anno, perché lì i concorrenti non sapevano a cosa andavano incontro.
E anche perché c'era il tuo Taricone, ammettilo...
Ma no, sfatiamo questa cosa, vi prego. Pietro lo conobbi a Trasacco il paese in cui passavo le vacanze estive. Eravamo i due più carini del paese, ci siamo piaciuti tanto, ma a parte qualche bacetto non c'è stato niente fra di noi. Infatti ricordo che all'epoca uscì un giornale in cui c'era scritto che io avevo detto che lui aveva il pisellino piccolo. Ma io non posso aver detto una cosa del genere perché non ci sono mai andata a letto, eravamo davvero troppo giovani. E poi non sono una che per farsi pubblicità si inventa certe cose.
Ma no, sfatiamo questa cosa, vi prego. Pietro lo conobbi a Trasacco il paese in cui passavo le vacanze estive. Eravamo i due più carini del paese, ci siamo piaciuti tanto, ma a parte qualche bacetto non c'è stato niente fra di noi. Infatti ricordo che all'epoca uscì un giornale in cui c'era scritto che io avevo detto che lui aveva il pisellino piccolo. Ma io non posso aver detto una cosa del genere perché non ci sono mai andata a letto, eravamo davvero troppo giovani. E poi non sono una che per farsi pubblicità si inventa certe cose.
Torniamo a Non è la Rai. Una delle cose che più spesso si domandano i fan è se l'amicizia con Antonella Mosetti fosse vera o costruita a tavolino...
Ma quando mai! L'amicizia era vera, io sono una persona genuina, non fingerei mai un'amicizia con qualcuno, né lì nel programma nessuno ce lo avrebbe mai chiesto. Siamo state molto amiche, abbiamo anche fatto delle vacanze insieme e sono stata benissimo con lei. Solo che poi io sono diventata mamma e inevitabilmente ci si allontana un pochino, ma non per cattiveria o volontariamente, semplicemente perché il ruolo di genitore è molto impegnativo e quindi si è costretti a dedicare sempre meno tempo alle proprie amicizie. Poi lei in questo periodo ha un fidanzato che non vive a Roma, lavora, è mamma anche lei e quindi ci siamo un po' perse di vista.
Ma quando mai! L'amicizia era vera, io sono una persona genuina, non fingerei mai un'amicizia con qualcuno, né lì nel programma nessuno ce lo avrebbe mai chiesto. Siamo state molto amiche, abbiamo anche fatto delle vacanze insieme e sono stata benissimo con lei. Solo che poi io sono diventata mamma e inevitabilmente ci si allontana un pochino, ma non per cattiveria o volontariamente, semplicemente perché il ruolo di genitore è molto impegnativo e quindi si è costretti a dedicare sempre meno tempo alle proprie amicizie. Poi lei in questo periodo ha un fidanzato che non vive a Roma, lavora, è mamma anche lei e quindi ci siamo un po' perse di vista.
Ma comunque confermi che l'amicizia fosse autentica e non dettata da esigenze di scena...
Assolutamente sì! Ma perché, c'è qualcuno che sostiene il contrario?
Assolutamente sì! Ma perché, c'è qualcuno che sostiene il contrario?
Ma sai, da spettatori alcuni hanno avuto questa sensazione. Sembrava invece più vera l'amicizia con la Carrano...
(Si fa improvvisamente seria) Preferisco non parlare di Roberta se non vi dispiace.
(Si fa improvvisamente seria) Preferisco non parlare di Roberta se non vi dispiace.
OK, cambiamo discorso allora... Come vanno le lezioni di sax?
Le lezioni di sax? (Ci pensa un po' e poi:) Ma no, era una cosa finta! (Ride) Boncompagni mi disse che mi ci vedeva proprio a suonare il sax. Quando io gli dissi nella massima ingenuità che non lo sapevo suonare, mi rispose in tutta la sua genialità: "Perché invece sai cantare?". E mi mise a tacere sbattendomi in faccia questa grande verità! (Ride) Facendo questa cosa mi sono divertita un sacco perché poi la gente che mi fermava per strada pensava che davvero suonassi io" (Ride) "Io sono molto schietta e dicevo subito la verità. Così come anche le canzoni: ce n'erano due o tre che cantavo davvero io, le altre erano le coriste a cantare, io facevo solo finta.
Le lezioni di sax? (Ci pensa un po' e poi:) Ma no, era una cosa finta! (Ride) Boncompagni mi disse che mi ci vedeva proprio a suonare il sax. Quando io gli dissi nella massima ingenuità che non lo sapevo suonare, mi rispose in tutta la sua genialità: "Perché invece sai cantare?". E mi mise a tacere sbattendomi in faccia questa grande verità! (Ride) Facendo questa cosa mi sono divertita un sacco perché poi la gente che mi fermava per strada pensava che davvero suonassi io" (Ride) "Io sono molto schietta e dicevo subito la verità. Così come anche le canzoni: ce n'erano due o tre che cantavo davvero io, le altre erano le coriste a cantare, io facevo solo finta.
In realtà solo "Sugar sugar" hai cantato con la tua voce...
No, ho cantato "Sugar sugar" e "Bobo Step".
No, ho cantato "Sugar sugar" e "Bobo Step".
Ma come, eri doppiata in quella canzone!
No no, te lo assicuro. Praticamente eravamo in due nello studio di registrazione, io ero al centro e alle mie spalle c'era la corista che mi dava una mano nelle parti più difficili. Diciamo che sono stata aiutata tanto, ma c'è anche la mia voce in quella canzone.
No no, te lo assicuro. Praticamente eravamo in due nello studio di registrazione, io ero al centro e alle mie spalle c'era la corista che mi dava una mano nelle parti più difficili. Diciamo che sono stata aiutata tanto, ma c'è anche la mia voce in quella canzone.
Va bene, proveremo ad ascoltarla con un po' più di attenzione...
Sì sì, anche perché Gianni ci teneva che quella la facessi con la mia voce. Spesso in realtà mi fece provare a cantare. Anche "La botta" avrei dovuto cantarla io, ma dopo i primi tentativi si scoraggiò anche lui e mi consigliò di lasciar perdere." (Ride) "Una cosa che invece non mi fece mai smettere di fare fu la dizione. Lui ci teneva molto. Quando arrivai al Palatino parlavo con un accento romano terribile e lui mi fece studiare dizione per 5 anni... Due palle che non potete immaginare!". (Ride) "Però oggi gli sono grata per questa possibilità che mi diede, oggi apprezzo i risultati di quello studio.
Sì sì, anche perché Gianni ci teneva che quella la facessi con la mia voce. Spesso in realtà mi fece provare a cantare. Anche "La botta" avrei dovuto cantarla io, ma dopo i primi tentativi si scoraggiò anche lui e mi consigliò di lasciar perdere." (Ride) "Una cosa che invece non mi fece mai smettere di fare fu la dizione. Lui ci teneva molto. Quando arrivai al Palatino parlavo con un accento romano terribile e lui mi fece studiare dizione per 5 anni... Due palle che non potete immaginare!". (Ride) "Però oggi gli sono grata per questa possibilità che mi diede, oggi apprezzo i risultati di quello studio.
... Non era su quello che si basava la trasmissione. E tu ne sei l'esempio perché pur non avendo una voce degna di nota o straordinarie capacità da ballerina eri comunque sempre in primo piano.
Non so dirti perché. Sicuramente avete ragione quando dite che non ero la ragazza più talentuosa della trasmissione però evidentemente piacevo al pubblico. Gianni guardava tantissimo le lettere che ricevevamo da casa e soprattutto i dati Auditel. Quando c'ero io in video c'erano sempre dei picchi pazzeschi e quindi lui giustamente mi dava spazio. Alla fine allo staff che lavora dietro ad una trasmissione sono soprattutto gli ascolti ad interessare.
Non so dirti perché. Sicuramente avete ragione quando dite che non ero la ragazza più talentuosa della trasmissione però evidentemente piacevo al pubblico. Gianni guardava tantissimo le lettere che ricevevamo da casa e soprattutto i dati Auditel. Quando c'ero io in video c'erano sempre dei picchi pazzeschi e quindi lui giustamente mi dava spazio. Alla fine allo staff che lavora dietro ad una trasmissione sono soprattutto gli ascolti ad interessare.
Ed infatti sono tantissime le cose che Gianni ti fece fare: tante canzoni, il giochino con Roberta Carrano delle chiavi, il giochino da sola del walkman...
Il gioco del walkman?
Il gioco del walkman?
Sì, quello in cui bisognava indovinare che canzone stavi ascoltando...
Io ho fatto questo gioco? Non me lo ricordo proprio!
Io ho fatto questo gioco? Non me lo ricordo proprio!
Ecco perfetto! Pensa che questo fu un giochino di cui non si seppe mai la risposta e noi volevamo appunto chiederti se una risposta c'era o meno... Ma a quanto pare non puoi aiutarci...
Ma dite che mi devo preoccupare se non me la ricordo questa cosa? (Ride)
Ma dite che mi devo preoccupare se non me la ricordo questa cosa? (Ride)
Poi facesti anche i giochini delle Dietorelle...
Mamma mia quanto ridere! Ci siamo divertite come le pazze io e la Mosetti che sbagliavamo sempre, non ci ricordavamo mai niente, ci dovevano scrivere tutto. Ma quello che si divertiva più di tutti era sicuramente Gianni.
Mamma mia quanto ridere! Ci siamo divertite come le pazze io e la Mosetti che sbagliavamo sempre, non ci ricordavamo mai niente, ci dovevano scrivere tutto. Ma quello che si divertiva più di tutti era sicuramente Gianni.
E poi non ci dimentichiamo che in una puntata in cui Ambra dovette andar via, il programma fu affidato a te...
Che casino che combinai! (Ride) Ma guarda che è una cosa davvero difficile. Non si può capire finché non la si prova. Perché lui ti parla molto velocemente attraverso l'auricolare e tu già devi pensare a sorridere e a tenere la scena, in più ascoltare lui e ripetere quello che dice mentre lui continua a parlare. Ricordo infatti che quando il giorno dopo rividi Ambra le feci i complimenti. (Ride) Fra l'altro Ambra mi piace tantissimo ancora oggi, la trovo bravissima e mi piace proprio da MO-RI-RE!
Che casino che combinai! (Ride) Ma guarda che è una cosa davvero difficile. Non si può capire finché non la si prova. Perché lui ti parla molto velocemente attraverso l'auricolare e tu già devi pensare a sorridere e a tenere la scena, in più ascoltare lui e ripetere quello che dice mentre lui continua a parlare. Ricordo infatti che quando il giorno dopo rividi Ambra le feci i complimenti. (Ride) Fra l'altro Ambra mi piace tantissimo ancora oggi, la trovo bravissima e mi piace proprio da MO-RI-RE!
Quindi se ti chiedessi la ragazza più brava di Non è la Rai...
Ti direi sicuramente Ambra! Ambra ed Antonella Elia.
Ti direi sicuramente Ambra! Ambra ed Antonella Elia.
Quanto guadagnava una ragazza di Non è la Rai?
Tanto, proprio tanto! Adesso non ricordo esattamente la cifra, però davvero tanto. Poi chiaramente io parlo per me, quanto guadagnassero le altre poi non lo so. Fra l'altro poi c'erano le serate in cui in due giorni guadagnavamo più di tutto un mese a Non è la Rai.
Tanto, proprio tanto! Adesso non ricordo esattamente la cifra, però davvero tanto. Poi chiaramente io parlo per me, quanto guadagnassero le altre poi non lo so. Fra l'altro poi c'erano le serate in cui in due giorni guadagnavamo più di tutto un mese a Non è la Rai.
E per quanto riguarda il merchandising? Anche perché tu fra l'altro sei stata una delle pochissime a fare veramente tutto: tutti i dischi, le magliette i quaderni...
Quello credo facesse parte del contratto base, non credo ci fossero degli extra... adesso non ricordo però esattamente...
Quello credo facesse parte del contratto base, non credo ci fossero degli extra... adesso non ricordo però esattamente...
Come nacquero le sfilate?
All'inizio eravamo solo io ed Antonella a fare le sfilate perché Gianni diceva che avevamo un fisico più longilineo e più adatto a quel ruolo. E fra l'altro in quel momento Gianni pretendeva un rigore che non aveva mai preteso, ci voleva molto serie e molto professionali. Io e Antonella poi avevamo una sintonia pazzesca e quello diventò presto uno dei momenti che registrava gli ascolti più alti. Infatti dopo qualche tempo le sfilate divennero un appuntamento fisso al quale prendevano parte tutte le ragazze e non più solo io ed Antonella.
All'inizio eravamo solo io ed Antonella a fare le sfilate perché Gianni diceva che avevamo un fisico più longilineo e più adatto a quel ruolo. E fra l'altro in quel momento Gianni pretendeva un rigore che non aveva mai preteso, ci voleva molto serie e molto professionali. Io e Antonella poi avevamo una sintonia pazzesca e quello diventò presto uno dei momenti che registrava gli ascolti più alti. Infatti dopo qualche tempo le sfilate divennero un appuntamento fisso al quale prendevano parte tutte le ragazze e non più solo io ed Antonella.
Ti infastidì questa cosa? Quella di non essere più la protagonista di quel momento?
No. No perché comunque noi due c'eravamo sempre e poi non sono una persona che soffre di manie di protagonismo e ancora meno di invidia. Sono competitiva come tutte le donne, ma non invidiosa... Perché l'invidia è davvero una cosa bruttissima!
No. No perché comunque noi due c'eravamo sempre e poi non sono una persona che soffre di manie di protagonismo e ancora meno di invidia. Sono competitiva come tutte le donne, ma non invidiosa... Perché l'invidia è davvero una cosa bruttissima!
Fra l'altro non era neanche la prima volta che sfilavi: lo avevi fatto nella molto più prestigiosa cornice di Piazza di Spagna...
Magari! Avrei dovuto farlo ma poi non successe in realtà. Io e Samantha (Dell'Acqua ndr.) eravamo le madrine di Gattinoni. Ma all'ultimo non abbiamo più sfilato: ci chiamò il produttore di Non è la Rai e ci disse che se avessimo preso parte alla sfilata non saremmo più state confermate per la successiva edizione del programma, la terza o la quarta non ricordo bene. Fu bruttissimo perché sai, sfilare a Piazza di Spagna è un sogno che si avvera! In più noi non eravamo delle semplici modelle, ma proprio le madrine di Gattinoni. Venimmo anche annunciate... anzi ti dirò di più: la chiamata del produttore di Non è la Rai arrivò proprio mentre stavamo facendo le prove degli abiti!
Magari! Avrei dovuto farlo ma poi non successe in realtà. Io e Samantha (Dell'Acqua ndr.) eravamo le madrine di Gattinoni. Ma all'ultimo non abbiamo più sfilato: ci chiamò il produttore di Non è la Rai e ci disse che se avessimo preso parte alla sfilata non saremmo più state confermate per la successiva edizione del programma, la terza o la quarta non ricordo bene. Fu bruttissimo perché sai, sfilare a Piazza di Spagna è un sogno che si avvera! In più noi non eravamo delle semplici modelle, ma proprio le madrine di Gattinoni. Venimmo anche annunciate... anzi ti dirò di più: la chiamata del produttore di Non è la Rai arrivò proprio mentre stavamo facendo le prove degli abiti!
Come arrivasti a Non è la Rai, facesti un provino o qualcosa del genere?
No, il provino lo feci per "Domenica In". Ricordo che passavano in tv le scritte in cui cercavano ragazze pon pon. A me piaceva molto l'idea di questo pon pon e chiesi a mia madre il permesso di andare ai provini. Lei non ne voleva sapere perché, da insegnante, voleva che mi dedicassi completamente agli studi. Per fortuna mio padre è un pochino più come me e mi accompagnò lui. (Ride) Lì a "Domenica In" non feci un granché ma quando finì, Gianni mi disse che secondo lui io avevo un volto da cinema e che mi avrebbe voluta in questo nuovo programma che stava preparando. Andammo a discutere la cosa con i miei genitori a casa sua e lì firmammo questo contratto per cinque anni. Mia madre era isterica. (Ride) Per fortuna c'era mio padre che mediava.
No, il provino lo feci per "Domenica In". Ricordo che passavano in tv le scritte in cui cercavano ragazze pon pon. A me piaceva molto l'idea di questo pon pon e chiesi a mia madre il permesso di andare ai provini. Lei non ne voleva sapere perché, da insegnante, voleva che mi dedicassi completamente agli studi. Per fortuna mio padre è un pochino più come me e mi accompagnò lui. (Ride) Lì a "Domenica In" non feci un granché ma quando finì, Gianni mi disse che secondo lui io avevo un volto da cinema e che mi avrebbe voluta in questo nuovo programma che stava preparando. Andammo a discutere la cosa con i miei genitori a casa sua e lì firmammo questo contratto per cinque anni. Mia madre era isterica. (Ride) Per fortuna c'era mio padre che mediava.
Alla fine poi aveva ragione tua madre di preoccuparsi o li portasti a termine gli studi?
Sì sì, alla fine il mio bravo diploma di magistrale l'ho preso. E ti dirò di più: non lo presi dopo la trasmissione come hanno fatto molte, lo presi proprio durante il programma. Fu molto dura perché comunque stavo un sacco di ore al Palatino, però ero sorvegliatissima da mia madre che in quegli anni era molto esigente. Vedi questa è un'altra cosa che apprezzi col tempo: all'epoca la vedevo come una gran rottura di scatole, però oggi ringrazio mia madre per aver insistito, altrimenti probabilmente il diploma non lo avrei. Certo, non che il diploma di magistrale serva a molto oggi come oggi, però sempre meglio della terza media, no?
Sì sì, alla fine il mio bravo diploma di magistrale l'ho preso. E ti dirò di più: non lo presi dopo la trasmissione come hanno fatto molte, lo presi proprio durante il programma. Fu molto dura perché comunque stavo un sacco di ore al Palatino, però ero sorvegliatissima da mia madre che in quegli anni era molto esigente. Vedi questa è un'altra cosa che apprezzi col tempo: all'epoca la vedevo come una gran rottura di scatole, però oggi ringrazio mia madre per aver insistito, altrimenti probabilmente il diploma non lo avrei. Certo, non che il diploma di magistrale serva a molto oggi come oggi, però sempre meglio della terza media, no?
Stato civile?
Ufficialmente nubile, ma di fatto è come se fossi sposata: sto insieme al mio compagno da quattro anni e viviamo insieme. Lui è un autore di testi, scrive per il teatro, per la tv e per la musica. E la sua laurea in psicologia lo rende ancora più profondo e affascinante. Lui psicologo e mio suocero invece psichiatra, per cui una gabbia di matti".(Ride)"Infatti quando parlo devo stare attenta a non dire qualcosa fuori posto altrimenti inizia ad analizzarmi. Lo amo molto perché non è un uomo banale e non è un uomo da gestire. Non mi piacciono gli uomini da gestire però purtroppo li ho sempre avuti. Lui invece no, è indomabile e questa cosa mi accende molto.
Ufficialmente nubile, ma di fatto è come se fossi sposata: sto insieme al mio compagno da quattro anni e viviamo insieme. Lui è un autore di testi, scrive per il teatro, per la tv e per la musica. E la sua laurea in psicologia lo rende ancora più profondo e affascinante. Lui psicologo e mio suocero invece psichiatra, per cui una gabbia di matti".(Ride)"Infatti quando parlo devo stare attenta a non dire qualcosa fuori posto altrimenti inizia ad analizzarmi. Lo amo molto perché non è un uomo banale e non è un uomo da gestire. Non mi piacciono gli uomini da gestire però purtroppo li ho sempre avuti. Lui invece no, è indomabile e questa cosa mi accende molto.
Ecco un videomessaggio di Ilaria per i fan di Non è la Rai